AGGIUNTI AL SONDAGGIO 2 CANDIDATI SINDACO

Sono stati aggiunti al sondaggio i due candidati sindaco che si sono aggiunti "last minute", trattasi di:


Raffaele CAVALLO
     Lista civica del buon senso
Giovanna FERRAIUOLO
     Insieme per cambiare

A fine sondaggio andremo a conteggiare i voti totali visto che la % di preferenza (con l'aggiunta dei 2 nuovi) non risulta più corretta. 
Ricordo, infine che è possibile variare la propria preferenza in qualunque momento e darla ad un altro... in casi di ripensamenti :-))
Paolo

Commenti

  1. beh penso tranquillamente che alla fine andranno al ballottAGGIO il centrosinistra (ARDUINO) con Siesto del centrodestra che pero' nn capisco come faccia a candidarsi ad alpignano visto che e' di brandizzo e che nn e' mai stato neanche residente........ bohhhhhhh
    gli altri nn hanno proprio nessuna speranza di partecipare
    Daronco il record di presenza in consiglio comunale solo 7 ore
    santarelli nessuna esperienza
    del bel belluz sogna ad occhi aperti senza un programma e vuole annettere alpignano a rivoli bell'esempio
    ferraiuolo l'incoerenza
    cavallo nn so chi sia
    moro una lista inesistente
    bonta' poverino deve andare in pensione
    gheller pure penso che nn riesca neanche a fare la campagna elettorale

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  2. Non posso dire di condividere...ma può anche darsi che il risultato finale possa essere quello che dice Francesco. E'probabile, molto probabile....che dire, essendo di parte noi speriamo nei miracoli". Naturalmente cerco di stemperare un po' le polemiche ... noi comunque pur essendo una matricola con poche possibilità sulla carta naturalmente non demordiamo e cercheremo di giocarci tutte carte per vincere...sarebbe sciocco fare diversamente. Uno non partecipa per perdere...poi se ciò dovesse avvenire accetteremo il giudizio che gli Alpignanesi daranno. Una sola cosa vorrei dire a Francesco...il candidato sindaco è importante, sicuramente, deve essere rappresentatico.....ma nessuno parla mai della squadra o delle squadre che lo sostengono. Un sindaco governa bene anche grazie ai membri della giunta e dei suoi consiglieri....di cui non si parla mai!
    Ciao e grazie
    Gianni Brignolo

    P.S. Tamara del Bel Belluz ed Alpignano SiCura il programma lo ha (scaricabile in versione completa dal sito)...magari potrà non piacere, magari qualcuno lo potrà ritenere a torto o a ragione poco attuabile,,,ma dire che non c'è è poco corretto!

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  3. bravo paolo, tieni vivo il blog, spero che il mio pc torni presto ok, per fortuna ho il portatile...ma con 'ste elezioni ho davvero poco tempo....torno presto!!!!!

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  4. sul sito del comune ci sono le spese sulla campagna elettorale del pd e pd-l e liste civetta....ovviamente tutte a carico dei contribuenti italiani....perche' non le pubblicate?

    movimento 5 stelle alpignano

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  5. Non so bene come funziona per le altre liste e per i partiti. Noi ci siamo autotassati e stiamo facendoci fare fatture e scontrini fiscali in modo da poter rendicontare a noi stessi ed anche a chi vuole sapere. Non c'è segreto.....nel nostro caso quindi tutto a carico della lista e dei simpatizzanti e non assolutamente a carico dei cittadini italiani (qe quindi anche alpignanesi).
    Gianni Brignolo

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  6. funziona che i soldi spesi dai partiti durante la campagna elettorale sono a carico dei contribuenti italiani

    marco.g

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  7. @Anonimo del Movimento 5 stelle alpignano: sul sito del comune ci sono le spese delle campagna elettorale praticamente di tutte le liste...non vedo quella del Movimento 5 stelle alpignano! Si pretende solo dagli altri?
    Inoltre, vista la pubblicazione ufficiale delle spese sul sito istituzionale del Comune non vedo perchè dovremmo fare un duplicato e pubblicare pure noi..basta andare qui: http://www.studiok.it/comuni/alpignano/albo/allegati.php?did=MES00000003682011

    @Anonimo Marco G. (se ricordo bene sempre dei grillini), mi pare che le spese sostenute dalle liste/partiti così come citato nel documento ufficiale siano tutte autofinanziate. Se avete dei dubbi potete sempre sporgere una denuncia al Prefetto.

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  8. se io fossi rimasta alpignanese (per fortuna ora vivo in Liguria)non voterei: ma come potete farci credere che chi non ho voluto votare PRIMA del ballottaggio non me lo ritrovo tra i piedi DOPO il ballottaggio? Da qualche parte andranno a finire tutti 'sti sindaci, no?
    Avremo il "consiglio dei sindaci", che garanzia di operatività, veramente...complimenti ai partiti che assecondano ancora 'ste manovre; almeno le liste civiche ci provano a mettersi di traverso.
    millyspot

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  9. ma com'è che ci sono persone che sanno tutto di me (addirittura cose che nemmeno io so) e poi si dice che nessuno mi conosce?
    Se ci fosse qualcuno che ha ancora piacere di dirmi cose che non so di me stessa, per favore, continui, che non sono ancora in terapia psicanalitica...
    Tamara Del Bel Belluz

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  10. Tamara!!! è difficile sguazzare in questo pantano!!! Tra grillini, grilletti, falsini e falsetti, ladri e faccendieri, è dura restare a galla... Domanda: come si autofinanziano questi partiti? Paolino cosa avete fatto una colletta? 5000 Euro spesi di carta da muro, 1000 Euro di telefono, ecc. ecc. ecc. chi è disposto a tirarli fuori di tasca propria, e perchè?... Per passione?

    Ugo F

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  11. il movimento 5 stelle si autofinanzia e raccoglie offerte dai cittadini alpignanesi stufi di regalare soldi ai partiti....se vuoi saperlo paolo non spende piu di 500 euro....fuori i soldi dalla politica...per noi e' diventata una passione :)

    movimento 5 stelle alpignano

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  12. che pena certi discorsi, ma nessuno parla del programma di arduino PD che sembra corrispondere alle esigenze reali degli alpignanesi..........

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  13. Francesco, perchè non ne parli tu?
    Poi basta aprire i giornali locali per leggere il programma di Arduino e gli altri.

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  14. Per chi si firma dico che i soldi pubblici spesi durante la campagna elettorale sono ZERO. Il Pdl a livello comunale non percepisce soldi pubblici ed il 90% delle spese sostenute sono autofinanziamento mio e dei 16 candidati. Il restante sono contributi (spesso gadget, biglietti, stampe, ecc.) di cittadini che mi appoggiano e che offrono liberamente.
    Per chi invece, vuole rimanere nell’anonimato lo invito a presentarsi ai nostri gazebo dove gli si spiegherà la cosa ancora più in dettaglio.
    Massimo Siesto – Pdl

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  15. MA COSA VOLETE SPIEGARE? Q uando il finanziamento ai partiti fu introdotto con Legge n.195/74, l'intento del legislatore era quello di disincentivare eventuali collusioni o corruzioni dei politici dotando i partiti presenti in Parlamento di un "piccolo" capitale. Contestualmente venne promulgata una legge che vietava ai partiti di ricevere finanziamenti da altri enti pubblici e li obbligava a tenere un rigoroso registro di ogni aiuto economico di origine privata ricevuto che superava la modica cifra.

    L'effetto immediato di questa norma fu quello di penalizzare le nuove formazioni politiche alimentando i farraginosi apparati burocratici interni. Furono queste le basi su cui, mattone su mattone, si è poi costruita la Casta. Nel 1980 fa capolino in Parlamento una proposta che vorrebbe raddoppiare l'entità del finanziamento pubblico ma lo scoppio di un grosso scandalo di imprenditori che imbonivano politici con piogge di denaro impose uno stop al progetto. Uno stop solo momentaneo. Con Legge n.659/81, infatti, i finanziamenti pubblici venivano raddoppiati, permaneva il divieto di ricevere finanziamenti da altri enti pubblici ma veniva introdotta una modifica alle rigide regole di registrazione della contabilità dei finanziamenti sostituendo il severo registro con un più blando rendiconto su cui nessun ente aveva potere di accertamento. L' Italia dovette assistere a tangentopoli perché con il referendum dell'aprile 1993 il 93,5% degli italiani si esprimeva per sopprimere i finanziamenti pubblici ai partiti.

    Fatta la legge, trovato l'inganno e dopo solo otto mesi da che il popolo sovrano si era espresso in materia veniva trovato un sicuro escamotage, veniva infatti varata una legge in cui i soldi ai partiti non si chiamavano più "finanziamenti” ma "contributi per le spese elettorali”. La legge veniva applicata con un inusuale rapidità e diventava operativa già per le successive elezioni politiche che avvenivano dopo tre mesi, e veniva previsto un contributo per le spese elettorali di ben 47 milioni di euro da erogarsi in un unica soluzione.

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  16. Facendo affidamento sulla ben nota memoria corta degli italiani con Legge n. 2/97 si evitavano ipocrisie reintroducendo ufficialmente il finanziamento pubblico ai partiti, sovvenzioni su cui solo la Corte dei Conti può fare accertamenti basandosi però unicamente sui rendiconti presentati da ogni partito. La liquidità necessaria per coprire questa legge dovrebbe venir reperita mediante il versamento volontario dei cittadini del 4 per mille della propria dichiarazione dei redditi, fino a raggiungere un tetto massimo di complessivi 56 milioni 810mila euro.

    La storia insegna che in politica i soldi non bastano mai e appena un anno dopo il tetto massimo veniva ritoccato al rialzo portandolo a 82 milioni 633mila euro.

    La chiara scelta dei cittadini veniva più volte clamorosamente tradita dai suoi rappresentanti.

    Accadeva però che solo una minima parte di italiani aderiva all'invito di destinare volontariamente il 4 per mille per il finanziamento ai partiti, ribadendo così, se ce ne fosse stato bisogno, la convinzione della scelta referendaria. Toccava nuovamente ai politici muoversi per autotutelarsi.

    Con Legge n. 157/99 veniva definitivamente reintrodotto il finanziamento pubblico completo per i partiti che riuscivano ad ottenere durante le elezioni almeno il 4% delle preferenze, non veniva previsto nessun sistema di controllo del rapporto entrate/uscite di un partito che diventava nei fatti un'azienda a cui vanno erogati regolarmente contributi statali per 193.713.000 euro ogni anno (al confronto gli incentivi dati alla Fiat o all'Alitalia risultano quasi quisquilie).

    Con la legge n.156/02, si decideva che potevano beneficiare dei finanziamenti tutti i partiti che ottenevano almeno l'1% dei voti e la cifra da erogare passava dai quasi 194 milioni di euro a 468 milioni di euro.



    La Casta è diventata insaziabile e vuole ancora di più, nel 2006 insieme all'indulto si riesce a far passare un provvedimento per cui viene erogato il finanziamento previsto per il quinquennio di legislatura anche se lo schieramento politico non riesce a rimanere in carica per l'intero mandato, in pratica all'inizio di ogni singola legislatura vengono messi a disposizione dei partiti 2 miliardi e 340 milioni di euro.

    Con il ribaltone politico del 2008, con conseguenti nuove elezioni a distanza di solo due anni dalle precedenti, accade che molti partiti percepiscono il finanziamento previsto per la legislatura che ha avuto inizio mandato nel 2006 a cui sommare quello previsto per la legislatura formatasi nel 2008.

    Nel 2008, nel 2009, 2010 e ancora nel 2011 per alcuni partiti si vengono a sovrapporre i finanziamenti previsti per le due legislature arrivando a toccare la cifra da capogiro di un contributo di 3 miliardi 744 milioni di euro da spartirsi tra una decina di partiti.

    MARCO G

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  17. A livello locale anche i partiti si autofinanziano, non arriva niente da nessuno. Per le elzioni politiche invece tutti prendono.....

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  18. contributo di 3 miliardi 744 milioni di euro da spartirsi tra una decina di partiti

    marcello

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