Sperando in una classe politica che almeno sappia parlare italiano

In attesa delle prossime elezioni di Maggio per eleggere sindaco e giunta alpignanesi, esorto chiunque voglia lanciarsi in politica in questa Città ad avere almeno una cultura base sulla nostra benamata lingua: l'italiano!
Nella legislatura appena trascorsa, ma anche in quelle più remote, trovare dei politici che conoscessero il congiuntivo o la coniugazione dei verbi era quasi un'impresa! Dai ragazzi, siamo mica l'ultimo paesucolo abbarbicato su un cucuzzolo...abbiamo più di 17 mila abitanti e cittadini stimati e stimabili; non mortifichiamoli. Almeno parliamo bene l'italiano. Chi sa parlare bene sa convincere di più, sa farsi apprezzare ed è piacevole ascoltarlo. Dico basta ai consigli comunali "barbari" e dislessici.
Allego un piccolo promemoria che va bene per imparare i primi passi della nostra lingua (su concessione del Nano, Paolo G.)
Mi raccomando!! Festeggiamo bene i 150 anni Italia Unita. Paolo

Commenti

  1. Sei carina ma la tua cultura ti rende poco sexy

    Gentile signor Paolo

    anche se intelligenza e cultura non stancano mai, non mi sembrava che l' italiano fosse un grosso limite. Nella società di oggi, nessuno parla una "lingua", tutti parlano un dialetto di una lingua.
    A mio avviso, bisogna anche rispettare chi non ha avuto la possibilità, per varie esigenze della vita, di migliorare la propria cultura.

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  2. PRECISAZIONI

    La frase " Sei carina ma la tua cultura ti rende poco sexy " non si riferisce assolutamente a persone.
    Espone in poche parole e sempre a mio avviso quanto scritto nel post in oggetto, con tanto di rispetto per le idee dell'autore.
    Cordiali Saluti

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  3. Grazie Pino per il tuo commento. Ti prego di non darmi del "signore"...di signore con la S maiuscola ce n'è solo uno. La frase "Sei carina ma la tua cultura ti rende poco sexy" è facile da interpretare...è un po' lo stereotipo che si ha della donna che si può contrapporre alla cultura. Del tipo "ti preferisco bella (magari bionda, eheh) e stupida piuttosto che racchia ma intelligente". E così è per la cultura, in senso banalizzato: "preferisco molto l'apparenza, i discorsi simili a quelli di Cetto Laqualunque, piuttosto che il vero sapere". E' ovvio che si condivida l'opinione che chi non ha cultura ha diritto come un altro di farsi strada in questo mondo. Ma ci sono delle figure cardine (ed i politici per me lo sono-o dovrebbero esserlo-) in cui la cultura è la base per andar a fare il "mestiere" che vogliono fare: il politico. Pino, tieni presente che un sindaco, un assessore ecc., deve essere in grado di interloquire (di parlare e di scrivere) con certe figure istituzionali: Prefetti, Dirigenti della P.A., alti ufficiali di polizia ed esercito, avvocati, magistrati, ecc. Che figura ci fanno se non sanno scrivere in un italiano corretto? E non aver un certo livello culturale è come mettere in relazione due persone che parlano lingue diverse: non si capiranno mai e quindi non otterranno mai dei risultati. Per questo motivo sono sempre più convinto che un minimo livello culturale nel politico sia ESSENZIALE.
    Un saluto e torna a trovarci spesso. Paolo

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