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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Proposta di vendita-Camillo Cavour - Extrait du rapport des commis di PaesInSaldo su...

Camillo Cavour - Extrait du rapport des commissaires de S.M. britannique (1961). EDIZIONI TALLONE Camillo Cavour - Extrait du rapport des commis di PaesInSaldo su...

Oggi su LA VALSUSA

In edicola giovedì 12 luglio Chiudono le aule giudiziarie   Con la “Spending Review” Susa perde il Tribunale ed il Giudice di Pace. Ma chi pagherà al Comune le spese sostenute in questi anni? Con i tagli alla giustizia   sono state soppresse tutte le sedi   distaccate dei Tribunali e dei Giudici di pace. Così Susa ( sede distaccata del Tribunale di Torino) e la Valle perdono un altro servizio.   Una volta a Susa c’era almeno la Pretura. Adesso neanche più quella. E chi pagherà al Comune tutte le spese sostenute per questi uffici giudiziari?. Processi No Tav: una condanna, un’assoluzione, 46 alla sbarra Mercoledì mattina, nel Tribunale di Torino, sentenza del processo a carico di “Nina” Garberi e Marianna Valenti, arrestate   lo scorso 9 settembre, detenute per due settimane alle Vallette e per molti mesi “ristrette” tra domiciliari e obblighi. Assoluzione per “Nina” Garberi   e condanna a otto mesi per Marianna Valenti con il beneficio delle attenuanti generiche e l’app

Castello di Masino

Descrizione Il Castello di Masino, grazie alla sua posizione strategica che permetteva il controllo su un ampio territorio tra Ivrea, Vercelli, la Valle d’Aosta e la pianura verso Torino, ebbe origini molto antiche: era in origine una semplice fortificazione a pianta quadrata con torri angolari. I camminamenti e l’antica muratura si trovano ancora oggi sotto i nostri passi quando percorriamo il cortile interno del Castello che appartenne sin dalle origini alla famiglia Valperga, che lo abitò fino al 1987, anno della morte della Marchesa Vittoria Leumann, moglie di Cesare Valperga di Masino. Il Castello venne presumibilmente demolito alla metà del XVI secolo e ricostruito nel corso del Seicento. I conti di Masino - che avevano sempre rivendicato origini molto antiche anche se non storicamente documentate, fino a voler risalire ad Arduino, re d’Italia dal 1002 - parteciparono attraverso i secoli alla vita politica di molte corti europee, ma soprattutto